Spesso i genitori si trovano di fronte al dilemma di quando portare dal #dentista i loro #bambini per effettuare la prima visita di #controllo.
E’ difficile dare una indicazione unica e sempre valida per tutti i casi, possiamo farci aiutare dal buon senso e dalla logica. La prima cosa che ogni genitore dovrebbe fare è cercare di motivare i propri figli all’uso dello #spazzolino, anche solo per giocarci, ma comunque per farli abituare alla gestualità e al rito della cura dentale, almeno al mattino e la sera, a partire anche dai 2 anni di vita.
Se il bambino non ha particolari problemi o dolori che necessitano di attenzioni precoci, la soluzione migliore sarebbe di iniziare a conoscere il dentista in prossimità dell’età scolare 5/6 anni, in questo modo potrà essere più collaborativo e cosciente.
Ad esempio, nel caso in cui sia necessario curare un #dentino, sarà necessario che il genitore capisca che ogni bimbo è diverso e avrà bisogno dei propri #tempi e delle giuste #attenzioni.
Ci sono bambini che permettono al professionista di curare il dentino in una singola seduta, altri che invece possono aver bisogno anche di 5 o più appuntamenti perchè devono essere conquistati seguendo la loro capacità di sopportare e gestendo la #paura che possono avere semplicemente trasmessa da un amichetto o perché il bimbo è particolarmente sensibile e si sente troppo al centro dell’attenzione.
Il nostro lavoro in questo caso è di far crescere bambini che saranno degli adulti privi della #odontofobia che troppe volte si ritrova nei pazienti.
Con l'occasione delle vacanze estive, avendo più tempo a disposizione, possiamo iniziare a condividere l’igiene orale con i nostri figli coinvolgendoli durante il momento dello spazzolamento facendogli capire che ci sono dei momenti della giornata in cui anche Mamma e Papà dedicano alla cura della loro #bocca.
E' possibile richiedere un appuntamento e visita gratuita per il vostro bambino, chiamando il numero 06.2292070, inviando una email a info@dottgagliardi.com o inviando un messaggio privato sulla pagina Facebook.
Con affetto,
Dott. Giuseppe Gagliardi.